RATATOUILLE Numero 67 - 11 ottobre 2019 #senilità

Artefici della nostra vita.

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BENE: il numero degli anziani aumenta, si vive più a lungo. Gli over 65 sono il 22,8% della popolazione italiana, 2 milioni e 200 mila di essi hanno più di 85 anni e 14.456 hanno più di 100 anni.
MALE: nascono sempre meno bambini, nel 2018 la popolazione complessiva si riduce.
SINTESI: tanti nonni non avranno la gioia di nipoti che si prenderanno cura di loro.


Chi si prenderà cura di te?

Nell’imperscrutabile futuro di ogni essere umano ci sono solo, in ultima istanza, pochi possibili epiloghi. Fra questi il migliore è diventare anziani.

Poi possiamo discutere sulla qualità di vita durante la vecchiaia ma, se ci pensiamo con lucida onestà, le alternative sono peggiori.

Sebbene ognuno di noi sia portato ad evitare di pensare a ciò che non desidera, il compito ultimo della consulenza finanziaria è di aiutare le persone a riconoscere le sfide che la vita potrà presentare loro, consigliare le strade migliori per affrontarle così da rendere il viaggio il più confortevole e soddisfacente possibile. Il tutto attraverso l’utilizzo consapevole delle risorse e degli istituti che il complesso delle norme giuridiche ci mette a disposizione.

Questa settimana perciò vorrei aiutarti a focalizzare l’attenzione su una sfida inevitabile, ponendoti alcune domande dirette:

  • se pensi al tuo futuro, sei in grado di concepire la possibilità di non essere autosufficiente?

Se la risposta è “no, non ne sono capace” oppure “no, non ho voglia di pensarci”, oppure, “deciderà il fato”, torna su questa pagina quando avrai deciso di diventare grande.

Se la risposta è “si” sorgono invece altre inevitabili domande:

  • cosa vorresti per te, quando questo succederà?
  • cosa sei realmente in grado di realizzare per te stesso con le risorse che attualmente hai a disposizione?

E infine:

  • da solo sei in grado di sostenerne il peso di queste domande abbastanza a lungo per darti una risposta?
    E per decidere di agire una volta che finalmente ti sarà chiaro il tuo sentimento e il tuo desiderio per te stesso?

Questa settimana Ratatouille inizia così, più allegro e simpatico del solito.

Prendendo spunto dalla bellissima intervista a Catia del n. 66 credo sia sempre più importante ragionare su come essere pienamente artefici del proprio destino e scegliere la strada che faremo anche quando, forse, non avremo la capacità di comprenderne il valore e il benessere che ne deriva.

La variazione nel tempo della composizione della popolazione Italiana ci racconta una inesorabile verità: il nostro paese invecchia sempre di più. E’ un bene: significa che si vive più a lungo e, per come la penso io, vivere è bello.


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Mama Coco, anziana bisnonna di Miguel, è il personaggio che dà il titolo al meraviglioso film Disney Pixar del 2017 vincitore di due premi Oscar, capace di entusiasmare i bambini e commuovere gli adulti. La Disney è riuscita a fare della morte la protagonista di un film per bimbi, celebrandola in un turbine di colori e musica per insegnare l’importanza della memoria. Imperdibile, qualunque sia la vostra età.


Anzi, vivere è decisamente la cosa più bella della vita.

Dall’altro lato però significa anche che la composizione della popolazione sta cambiando molto velocemente: nascono sempre meno bambini e si riduce la quota di popolazione in età intermedia, identificata di solito come “età lavorativa”. Questo non è un bene.

Inoltre la demografia italiana ci informa che la composizione delle famiglie si è modificata radicalmente. C’è una progressiva riduzione della dimensione famigliare. I componenti medi della famiglia sono scesi a 2,23 e la famiglia considerata classica, quella composta da genitori e figli senza distinguere fra i diversi legami civili, rappresenta oggi solo il 31,9%.

Le famiglie mono-genitoriali sono il 10% e le coppie senza figli sono il 19%, ma, dato più indicativo di tutti, le famiglie unipersonali, i single e le single d’Italia, rappresentano il 33% delle famiglie italiane.

E’ impressionante sapere che, secondo i dati ISTAT, al comune di Milano il 45% delle famiglie registrate sono composte da una unica persona: single o anziani che vivono da soli. Se poi aggiungiamo i mono-genitori (11%) arriviamo al 66% di persone e genitori “soli”.

Partiamo da quel 20% di coppie senza figli: è ragionevole pensare che fino a quando l’amore li assisterà, potranno essere l’uno il bastone della vecchiaia dell’altro. Ma è anche evidente che, tranne nei casi in cui uno è molto più giovane dell’altro, è normale pensare che invecchino insieme e possano entrambi aver bisogno di assistenza più o meno nello stesso periodo della vita.

In ogni caso è difficile pensare che uno possa, in età avanzata, sobbarcarsi da solo la gestione delle esigenze dell’altro se dovesse divenire non autosufficiente in tutto o anche solo in parte.

Quando saranno più fragili non ci saranno figli ad occuparsi di loro ma, almeno, saranno insieme per poter mettere in comune le risorse necessarie a sostenere il costo di una assistenza domiciliare. Inoltre, cosa ancora più importante, potranno sperare che almeno uno dei due sia abbastanza lucido per riconoscere e decidere per il bene comune. Certo, adagiarsi su questa speranza significa letteralmente affidarsi al Fato.


“Ho notato che anche le persone che affermano che tutto è già scritto e che non possiamo far nulla per cambiare il destino, si guardano intorno prima di attraversare la strada".

- Stephen Hawking


Se quindi una coppia senza figli non può dare per scontato che uno potrà badare all’altro, è certezza assoluta che quel 45% di Milanesi single dovrà pensare a se stesso ben prima che possano sorgere le necessità tipiche della vecchiaia proprio perché non ci sarà nessuno che lo farà per loro.

Inoltre non consiglierei di riporre grandissime aspettative sul sistema pubblico: se la popolazione continua ad invecchiare con il ritmo attuale, cioè, se a causa del sempre minor numero di nuove nascite la quota di anziani continua a crescere rispetto alla parte di popolazione in “in età da lavoro”, non passerà molto tempo prima che le tasse e i contributi che lo Stato incassa diventino totalmente insufficienti a sostenere il peso di un welfare pubblico che, al contrario, è destinato a divenir sempre più rilevante.

Questo significa che la sanità pubblica dovrà sempre più limitare il perimetro del suo intervento e il sistema pensionistico dovrà ridurre drasticamente le prestazioni che può erogare. Anche i servizi mantenuti dovranno probabilmente essere riconsiderati alla luce di risorse sempre più scarse. E’ chiara conseguenza che ognuno dovrà sempre più pianificare le proprie risorse per garantirsi il benessere in età avanzata senza fare affidamento al sistema pubblico e per farlo servono lucidità e tempo.

Se questo è rilevante a livello economico non meno importate è l’aspetto di gestione delle scelte di vita anche per chi ha, in maniera previdente, curato al meglio le proprie risorse: chi deciderà come accudire il single anziano che dovesse incorrere in una rapida demenza senile? Chi, ad esempio, deciderà di vendere la nuda proprietà di un bene immobile e utilizzarne il denaro per far stare meglio l’anziano che non ha parenti che ne curino il benessere? Se una operazione di quel tipo non viene predisposta per tempo, prima che diventi necessario un eventuale tutore, il valore di dell’immobile verrà acquisito dallo Stato senza essere trasformato in benessere per il legittimo proprietario. E chi sarà il tutore, chi lo nominerà?

Se non è il single, la coppia senza figli, il mono-genitore il cui figlio sia riuscito a costruirsi la sua strada andando lontano da casa, a pensare a tutto questo per tempo, quando è ancora pienamente lucido, chi lo farà per loro? Chi trasformerà il patrimonio in rendita vitalizia perché possano sentirsi accuditi al meglio?

Ecco perché sempre più è oggi indispensabile approfondire con il proprio consulente finanziario gli strumenti giuridici e finanziari che abbiamo a disposizione per pianificare le risorse e per prenderci cura di noi stessi nel futuro, anche quando, come Mama Coco, stiamo seduti sulla nostra sedia tutto il giorno con un panno sulle ginocchia e sembriamo completamente ignari di ciò che ci circonda.

Gli altri non sentiranno ma dentro, se stiamo bene, cantiamo una canzone. Dolce come Recuérdame.

Alla settimana prossima, Nicola.


INFORMAZIONI IMPORTANTI In caso voleste diffondere Ratatouille integralmente avete la mia benedizione, magari ditemelo.