RATATOUILLE Numero 65 - 27 settembre 2019 #risparmio

Il futuro si costruisce tutti i giorni, non solo i venerdì.

money-2696219_1920jpgI risparmi possono crescere possenti come alberi e, da un piccolo seme, diventare il nostro riparo. Proprio come le piantine richiedono attenzione e nutrimento: rendere la loro cura un’abitudine ricorrente è il modo migliore per ottenere i più soddisfacenti risultati.

Venerdì 27 settembre 2019, Fridays for Future.

Il fiume di persone sfila in modo ordinato, pacifico e al contempo allegro e rumoroso. Almeno 15.000 a Bologna, quasi tutti studenti, nessuna bandiera politica, nessun danno collaterale. In fondo al corteo un gruppo di ragazzi raccoglie i rifiuti con apprezzabile coerenza allo spirito e all’ideologia che anima questo terzo “Sciopero Globale per il Futuro”. Alla fine la città risulterà molto più pulita di come temuto, con i cestini agli incroci stracolmi ma senza rifiuti abbandonati per le strade.

Il movimento di attivisti, di cui Greta Thumberg è portavoce, è riuscito ad organizzare la più grande manifestazione per il clima mai vista: in Italia 1 milione di persone ha sfilato in 180 cortei; lo stesso è accaduto in 27 paesi nel mondo coinvolgendo, secondo gli organizzatori, fino a 4 milioni di persone fra Washington, Losanna, Tel Aviv, Mosca. Alcuni di noi hanno partecipato, alcuni solo assistito, altri non se ne sono accorti per nulla, indaffarati nella loro quotidianità.

Spesso, quando un movimento coinvolge così tante persone e diventa così visibile, attira su di sé divergenti posizioni all’estremo delle quali si pongono coloro che ne denigrano il fondamento, lo scopo o la capacità di produrre un qualsiasi effetto, e dall’altra i fanatici fedeli che ne osannano il percorso e le personalità coinvolte. Tralasciando però questi estremi, frutto di miopi atteggiamenti precostituiti, anche in questo caso sia su Greta Thumberg, sia sul nuovo movimento green, ci sono differenti giudizi e diverse posizioni in ognuna delle quali è possibile trovare, dal mio punto di vista, punti condivisibili.

Ad iniziative come Fridays for Future possiamo per esempio riconoscere il merito di portare il dibattito nel quale da tempo si confrontano le sole comunità scientifiche all’interno delle case, delle scuole, delle aziende, insieme a tutta la sua contraddittorietà su cui si sofferma invece la critica.

Proprio il ragionamento sulle contraddizioni può portare ad una migliore coscienza collettiva anche se può far discutere vedere tanti studenti manifestare per chiedere a chi governa maggiori scelte ecologiche e maggior cultura proprio saltano la scuola e senza mai abbandonare i propri cellulari, ignorando come essi siano realizzati grazie all’utilizzo di minerali chiamati “terre rare” estratti con processi inquinanti e dispendiosi in zone del mondo dove il costo della manodopera deve essere necessariamente basso per poter poi offrire sul mercato ad un prezzo accessibile il loro amato ed inseparabile gadget.


groot-3891946_1920jpgGroot, albero antropomorfo senziente di origine extraterrestre ha, come molti personaggi della Marvel, una storia complicata che lo vede passare da cattivo a buono nel suo percorso, nascere, morire e rinascere. Il suo nome è la contrazione di growth (crescita) e root (radice), appare già nel 1960 ma diventa eroe con “I Guardiani della Galassia” del 2014 e in alcuni successivi episodi degli Avengers. Oggi incarna la coscienza green della Marvel.


Potremmo continuare il lungo elenco delle contraddizioni di cui i sostenitori della causa ambientale sono portatori ma, comunque la si pensi, è evidente come il tema sottostante e più in generale quello relativo allo sviluppo sostenibile delle attività umane, sia un argomento degno di profonda e diffusa attenzione, sia dal punto di vista di comunità che da quello individuale.
Sia come cittadini che come risparmiatori consapevoli.

Partendo dall’intervista di Davide e Luca pubblicata nel n. 62, Ratatouille ha trattato il tema del risparmio dal punto di vista dei giovani ma, proprio come il messaggio ecologico per un futuro migliore non tocca solo l’interesse delle ultime generazioni, anche quelli del risparmio hanno grande rilevanza per tutti noi.

Nel n. 63 di venerdì 13 settembre, grazie alla fiaba su due fratelli che vanno al mercato, abbiamo visto come la costruzione del portafoglio di investimento possa passare attraverso due differenti strategie, il Piano di Investimento Capitale e il Pianto di Accumulo Capitale.

In particolare il PAC, Piano di Accumulo Capitale è il modo migliore per riuscire a costruire, un pezzo alla volta un consistente patrimonio a servizio dei progetti di vita e il suo sviluppo passa dalla indispensabile modifica del modo in cui guardiamo il risparmio stesso.

Siamo infatti abituati a considerare il risparmio una attività marginale rispetto alle altre: partendo dal reddito a nostra disposizione affrontiamo tutte le spese indispensabili e voluttuarie. Se alla fine ci rimane qualcosa, lo mettiamo da parte. La priorità è quindi data al consumo e, in via subordinata, al risparmio.

Anche quando questa strategia è supportata dai migliori propositi spesso si rivela fallace: c’è sempre qualcosa che, per un motivo o l’altro, ci porta ad utilizzare i nostri soldi e a rimandare il momento del risparmio. Mese dopo mese incontriamo costantemente necessità che rendono impossibile rinunciare a parte del denaro a nostra disposizione. Prima o poi, pensiamo ogni volta, riusciremo a risparmiare ma in quel preciso momento le priorità sono altre.


“Noi siamo quello che facciamo ripetutamente. Perciò l'eccellenza non è un'azione, ma un’abitudine”.

- Aristotele

Quando però cerchiamo di identificare queste necessità facciamo sempre molta fatica, sia a priori per una migliore pianificazione futura, sia a posteriori, per ricostruire dove diamine siano scomparsi i nostri soldi. Tutto ci sembra indispensabile, pianificare le necessità future ci appare impossibile e ci consideriamo in grado di anticipare solo quelle spese fisse e ricorrenti come mutuo, affitto, utenze, abbonamenti e poco altro. Quando finalmente non ci sono emergenze possiamo, per una volta, concederci una soddisfazione, piccola o grande che sia, per ricordarci che la vita non è solo fatica.

Come fare a risparmiare, allora?

Ogni giorno escono dalle nostre mani piccoli rivoli di denaro che non riusciamo ad identificare ma che, sommati, incidono in maniera rilevante. Spesso queste spese non sono reali priorità e nemmeno immense soddisfazioni, se le mettessimo a confronto con obiettivi ben più rilevanti impallidirebbero fino a scomparire. Solo per fare un esempio, è più importante fare colazione al bar oppure risparmiare 2,5€ al giorno? Sembra poco perciò siamo portati a pensare che privarci di quel piacere non serva a nulla. Se però allunghiamo lo sguardo vediamo che al bar lasciamo 650€ in un anno. Dopo 5 anni potremmo fare una vacanza da 3.250€ oppure, dopo 18 anni, garantire ad un figlio 11.700€ per i suoi studi. E senza contare che investendo quella somma possiamo farla crescere in maniera anche molto rilevante.

Sto forse sostenendo che sia necessario rinunciare alla colazione al bar? No. E’ necessario cambiare il punto di vista: se diamo priorità al risparmio possiamo calcolare la cifra che vogliamo accumulare nel tempo e metterla da parte come prima essenziale spesa irrinunciabile. Il resto del reddito sarà a nostra disposizione e un meccanismo automatico ed indolore ci farà riposizionare l’ordine delle altre spese. Oltretutto avremo guadagnato la serenità di potere spendere senza sensi di colpa perché sicuri di aver già fatto quanto necessario per le cose importanti.

Probabilmente andremo una volta in meno al bar, compreremo una rivista in meno ogni due mesi, mangeremo una pizza in meno al trimestre e nessuna di queste privazioni inciderà sul nostro benessere quotidiano pur mettendoci in grado di raggiungere i nostri veri obiettivi di vita con molta più facilità.

Mettere via 100€ al mese appena entra lo stipendio in conto corrente sembra impossibile ma, alla prova dei fatti è facilissimo: questa strategia sottrae alcune gocce da ognuno di quei mille rivoli indistinti e non ci costringe a privarci realmente di nulla. Grazie all’automatismo di un PAC, questo può avvenire senza imporci ogni mese ad affrontare l’infondata sensazione di privarci di liquidità indispensabile, diventando al contempo una nuova abitudine di consumo delle nostre risorse.

Buone abitudini, come quella di annaffiare e nutrire una piantina, come quella di raccogliere i rifiuti dietro un corteo, come quella di fare ognuno scelte di consumo più consapevoli e rispettose del nostro mondo.

Alla settimana prossima, Nicola


INFORMAZIONI IMPORTANTI In caso voleste diffondere Ratatouille integralmente avete la mia benedizione, magari ditemelo. Ratatouille non contiene raccomandazioni né offerte di investimento, solo opinioni che potrebbero anche non essere più attuali.